Italo Cucci al Convegno sullo Sport a Santa Maria degli Angeli – Assisi (PG)

Il 18 gennaio 2013 si è svolto al Cenacolo francescano di Santa Maria degli Angeli uno  stimolante incontro.

Si è parlato dello Sport sotto diversi profili.Il famoso giornalista sportivo Italo Cucci ha sottolineato come l’azienda calcistica non è  “un’azienda di 11 signori in mutande che rincorre una palla, che è una immagine abbastanza ridicola. E’ un mondo che veniva definito fino a qualche anno fa la sesta industria nazionale per fatturato. (…). E si parla poco di una azienda con un fatturato enorme che rischia di andare a picco perchè è assolutamente lontana da ogni criterio morale”.

L’avvocato Rosa Petruccelli, specializzata in diritto sportivo, ha illustrato la normativa sportiva e statale sull’ illecito sportivo, frode sportiva  e doping. Mauro Rosati ha trattato gli aspetti finanziari delle società sportive. Don Elio Bromuri ha presentato gli aspetti morali e spirituali della pratica sportiva, mettendo in evidenza alcuni valori che sono comuni allo sport e alla formazione morale e spirituale. L’artista Giovanna Bruschi ha regalato a tutti una copia di una sua opera pittorica molto bella ispirata alla mistica beata Angelada Foligno. L’ incontro è stato presentato dal Prof. Tommaso Sediari, in qualità di direttore della Scuola di Etica ed Economia di Assisi. Al termine sono stati ricordati Alfredo de Poi Alviero Moretti, due persone meritevoli dello Sport e dell’Arte.

Avvocato Rosa Petruccelli

 

I Controlli Antidoping (terza parte) a cura dell’Avvocato Rosa Petruccelli

La legge n. 376 del 2000 all’articolo 3 prevede l’istituzione presso il Ministero della Sanità della Commissione per la Vigilanza e il Controllo sul doping (CVD). La Commissione è composta oltre che dai tecnici, dai rappresentanti del Ministero della Sanità e dei Beni e delle Attività Culturali, rappresentanti delle Regioni, del CONI, degli atleti e degli enti di promozione sportiva. E’ compito della Commissione di Vigilanza Antidoping individuare le sostanze dopanti e per fare ciò affida a laboratori accreditati dalla Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) i controlli antidoping, la ricerca sui farmaci, sulle sostanze e metodi che costituiscono doping. La legge n. 376 del 2000 aveva introdotto la suindicata Commissione con il compito di sostituire il CONI nella funzione di determinare i casi e i metodi dei controlli antidoping. In altri termini l’Italia attraverso la istituzione della Commissione di Vigilanza Antidoping avrebbe dovuto avocare a sè i controlli antidoping, lasciando alla competenza del CONI solo l’applicazione delle sanzioni disciplinari. Attualmente la Commissione ha affidato i controlli antidoping alle strutture sportive.

In occasione dei controlli antidoping delle Olimpiadi di Torino 2006 la Commissione si è divisa: alcuni componenti che facevano capo al CONI hanno ritenuto che i controlli dovessero essere affidati al CIO-WADA. Il contrasto con il Ministero della Salute è stato risolto nel senso che un membro della Commissione Ministeriale. il Segretario Generale della Commissione, nonchè una segretaria hanno presenziato all’espletamento dei controlli affidati totalmente alla WADA e ai laboratori del CIO. Ossia agli enti sportivi. Il Ministero della Salute ha così revocato il decreto che attribuiva al Ministero della Salute la competenza dei controlli antidoping durante le manifestazioni sportive internazionali che si svolgevano in Italia. Con questo provvedimento il CONI è diventato di nuovo il responsabile dei controlli antidoping e il CIO ha l’esclusiva dei controlli sugli eventi internazionali.

Avvocato Rosa Petruccelli